Vaccino antivaricella Varivax


Varivax è un vaccino costituito da virus varicella attenuato, vivo, del ceppo Oka/Merck.

La varicella è una malattia causata dal virus varicella- zoster.

La malattia si manifesta con 300-500 lesioni vescicolari e/o maculopopulose, associate a febbre.

Dati clinici nei bambini

I bambini vaccinati contro la varicella sono risultati protetti dalla malattia o hanno contratto una forma lieve.
In studi clinici che hanno coinvolto1.164 bambini, di età compresa tra 1 e 12 anni, a cui sono state somministrate 2.900-9.000 PFU di virus varicella Oka-Merck e seguiti fino a 3 anni dopo la singola vaccinazione, è stata osservata una riduzione di circa il 93% dell’incidenza della malattia attesa.

Precauzioni

La durata della protezione dall’infezione di varicella dopo vaccinazione con Varivax è sconosciuta.

Non è noto se la somministrazione di Varivax dopo esposizione al virus della varicella naturale possa prevenire la malattia.

La vaccinazione antivaricella dovrebbe essere rinviata di 5 mesi dopo trasfusione di sangue o di plasma, o dopo somministrazione di immunoglobuline.

Dopo la vaccinazione con Varivax, si dovrebbero attendere 2 mesi prima di somministrare le immunoglobuline, a meno che i benefici superino i rischi.

I soggetti vaccinati con Varivax non dovrebbero assumere salicilati per almeno 6 settimane, poiché sono stati riportati casi di Sindrome di Reye dopo impiego di salicilati durante l’infezione naturale di varicella.

La sicurezza e l’efficacia di Varivax non è stata ben definita nei bambini e nei giovani adulti, infettati con il virus HIV.

La vaccinazione anti-varicella dovrebbe essere rinviata nei pazienti con una storia familiare di immunodeficienza ereditaria o congenita.

Trasmissione

Dati di post-marketing indicano che può verificarsi, seppur raramente, la trasmissione del virus vaccino da soggetti vaccinati a so ggetti sensibili.

E’ stata anche riportata, ma i dati non sono stati confermati, la trasmissione di virus vaccino da soggetti vaccinati, ma senza rash varicella-simile.

Pertanto coloro che ricevono la vaccinazione anti-varicella dovrebbero evitare, se possibile per almeno 6 settimane, uno stretto contatto con soggetti sensibili.
Qualora il contatto con individui sensibili sia inevitabile, deve essere considerato il rischio di una possibile trasmissione del virus vaccino.

Gli individui sensibili comprendono:

- soggetti immunocompromessi
- donne in gravidanza senza documentata storia di varicella o evidenza di laboratorio di precedente infezione
- neonati di madri senza documentata storia di varicella o evidenza di laboratorio di precedente infezione. ( Xagena2004 )


Fonte: Varivax / Prescribing Information


Farma2004


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